Stefano Iasilli, Giancarlo Filiani e Attilio Oddone, Il rosso e il blu, un secolo di calcio a Potenza. I suoi colori sociali sono il rosso e il blu, mentre il suo simbolo è l’aquila. Le maniche erano azzurre e avevano nella parte alta un triangolo blu, con la punta rivolta verso il basso. Proprio la Viverna (colorata generalmente in giallo) domina nello stemma sociale del club, che storicamente si presenta sotto forma di ancile palato rosso-verde, contenente nella parte superiore una fascia ricurva bianca atta a riportare la denominazione sociale, a caratteria stampatelli neri. Un club può occuparsi solo di calcio oppure essere parte di una più ampia società polisportiva. Nel 1971 ebbe inizio la presidenza di Ermenegildo De Felice, per quasi sette anni alla guida del club. Il ritorno tra i professionisti, nel 1998-1999, vide la formazione aquilana classificarsi al sesto posto, a due sole lunghezze dalla qualificazione agli spareggi promozione, persi nell’ultima giornata a vantaggio della Turris. Dopo questa stagione, in cui si piazza all’ottavo posto in classifica in Serie B ottenendo 62 punti con la squadra marchigiana e sfiorando i play-off, nel luglio del 2008 firma un contratto per la stagione 2008-2009 con la Cremonese, società di Prima Divisione, maglie calcio a poco prezzo affidabile ma viene esonerato dopo la 16ª giornata di andata.
A Zanussi ho detto: “Meno ti fai vedere nel mio ufficio, meglio è. Il Licata Calcio, meglio nota come Licata, è una società calcistica italiana con sede nella città di Licata, nel Libero consorzio comunale di Agrigento. Nel 1934-1935 è stata la prima formazione abruzzese a partecipare alla Serie B, torneo in cui annovera 3 campionati consecutivi disputati negli anni trenta. La stagione successiva il direttorio abruzzese non organizzò il torneo e, pertanto, la squadra rimase inattiva per un anno. Con la vittoria del campionato, L’Aquila fu ammessa al torneo finale per la conquista dello Scudetto Dilettanti venendo però eliminata in semifinale dalla Sanremese. Con la squadra frusinate Iaconi affronta un campionato con squadre eccellenti (Juventus, Napoli, Genoa, Bologna, Brescia etc.) concludendo il campionato con una salvezza a 50 punti, conseguita con un turno d’anticipo grazie alla vittoria per 2-0 sull’AlbinoLeffe. In due anni riportò la squadra in serie B, ma nei cadetti la sorte gli fu avversa: dopo una metà stagione di buon livello, la situazione precipitò e Iaconi venne esonerato. Nella stagione 2006-2007, Iaconi è riconfermato in Serie B alla guida del Frosinone.
Alla squadra mancherà Luca Freddi, passato al Godo in serie A. E’ tornato a Imola Gabriele Gualandi, pitcher cinquantenne da Sasso Marconi dalla inesauribile voglia di giocare. Gioca le sue partite interne allo stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia. Le partite venivano disputate sul campo di gioco di piazza d’Armi che era privo di qualsiasi struttura accessoria. Gli ingredienti raccolti vengono raccolti in una cesta e al termine dei 20 minuti di gioco la coppia che ha raccolto il maggior peso di ingredienti vince la prova immunità. Linee geometriche di diversa sfumatura, rimando all’architettura belga e alla moda di lusso, insieme a dei rombi (con all’interno delle corone, dal logo della Federazione), ne impreziosiscono l’estetica. Quando un incendio è denunciato, una squadra minima è inviata (due uomini fuori dall’autopompa) sotto la copertura delle forze di polizia; se l’incendio non è a rischio di diffondersi o causare vittime, i vigili del fuoco si ritirano senza cercare di spegnerlo. Nella metà degli anni venti, in seguito all’arrivo del portiere di origine bolognese, il professor Rusconi, la squadra adottò i colori sociali rosso e blu. Presidente della nuova società era Adelchi Serena, all’epoca podestà (sindaco) della città e in seguito ministro dei lavori pubblici e segretario del Partito Nazionale Fascista, mentre furono confermati i colori sociali rosso e il blu già utilizzati dall’Aquila F.C.
Alla lacuna si pone parzialmente rimedio tramite un accordo tra l’amministrazione comunale e Pasquale Specchioli, presidente del Montereale Calcio, club dell’omonimo comune della provincia aquilana disputante l’Eccellenza abruzzese; durante la stagione, chiusa in 14ª posizione, il sodalizio abbandona i colori arancio-verde, cominciando ad utilizzare maglie rosso-blu, ed infine muta denominazione sociale diventando Associazione Sportiva Dilettantistica L’Aquila Calcio Real, suffisso quest’ultimo omaggiante alla società d’origine ma mai digerito dalla piazza aquilana. La preparazione richiede un impegno bi-settimanale, per un totale di lavoro di due ore e mezzo a settimana, e l’associazione “Le Bollicine”, in accordo con il comune di Siena e Sovicille, può garantire il servizio di trasporto con i propri mezzi. Quinta missione: I concorrenti devono raggiungere la spiaggia notturna e trovare la persona che ha appena finito il turno di lavoro e che custodisce un indizio. Successivamente, L’Aquila giocò altre cinque stagioni in terza serie, alternando annate positive ad altre più anonime.