Trova subito la tua maglia calcio retro preferita! Come società diamo molta credibilità alla nostra storia, che è la Maglia Crociata. Messina spiegò a Borsellino dettagliatamente come funzionava la spartizione degli appalti pubblici e privati tra Cosa nostra e i politici e rese la clamorosa rivelazione che la Calcestruzzi S.p.A. (all’epoca di proprietà del gruppo Ferruzzi-Gardini, uno dei principali gruppi industriali italiani) fosse «nelle mani di Totò Riina». Il 24 luglio circa 10 000 persone parteciparono ai funerali privati di Borsellino (i familiari rifiutarono il rito di Stato: la moglie Agnese, infatti, accusava il governo di non aver saputo proteggere il marito, e volle una cerimonia privata senza la presenza dei politici), celebrati nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, disadorna e periferica, dove il giudice era solito sentir messa, quando poteva, nelle domeniche di festa. Alcuni giorni prima della strage di via d’Amelio, Borsellino venne contattato da Tinebra per essere sentito il 20 luglio o nei giorni successivi, ma non fece mai in tempo. Ciononostante, la squadra non riesce a risollevarsi in tempo e chiude decima a pari merito con la Reggina con 50 punti, mancando i play-off di sei punti.

«Un giudice vero fa quello che ha fatto Borsellino, uno che si trova solo occasionalmente a fare quel mestiere e non ha la vocazione può scappare, chiedere un trasferimento se ne ha il tempo e se gli viene concesso. «Un riferimento a quelle indagini si rinviene nella intervista rilasciata il 21 maggio 1992 dal Dott. Paolo Borsellino ai giornalisti Fabrizio Calvi e Jean Pierre Moscardo. La versione della penultima intervista con Borsellino venne mandata in onda da Rai News 24 nel 2000 era di trenta minuti, quella originale era invece di cinquantacinque minuti. Contrada». Tuttavia l’allora procuratore aggiunto Vittorio Aliquò raccontò che quel giorno accompagnò Borsellino sulla soglia della stanza del neo-ministro, lo vide entrare, lo vide uscire poco dopo e quindi entrò a sua volta, ma da solo, non ricordando di aver incontrato Bruno Contrada ed escludendo che Borsellino gliene abbia parlato. Giammanco decise di tagliarlo fuori affidando il fascicolo su Mutolo al procuratore aggiunto Vittorio Aliquò e ai sostituti procuratori Guido Lo Forte e Gioacchino Natoli per poi fare marcia indietro e consentire a Borsellino di partecipare agli interrogatori insieme agli altri tre magistrati designati. Il sostituto procuratore Lo Forte testimoniò in seguito: «Paolo mostrò un certo disappunto per non essere stato investito formalmente delle indagini relative a Mutolo, tanto che con una battuta ci disse che era inutile che lui partecipasse agli interrogatori».

«Perché quello che è stato fatto è proprio cercare di fare passare l’assassinio di Paolo e di quei ragazzi che sono morti in via D’Amelio come una strage di mafia. San Valentino, in cui veniva citato un «cavallo», a cui aveva fatto riferimento il giornalista nelle domande dell’intervista a Borsellino. Per qualcosa di veramente originale, puoi anche creare un design fatto su misura! Dopo un mese, Dominicis torna misteriosamente in carica come amministratore unico firmando anche i vari colpi di mercato. Anni dopo, sulle colonne dello stesso giornale, dichiarò: «Se lo avessi riconosciuto lo avrei abbattuto lì, a colpi di rivoltella». La seconda maglia è tradizionalmente bianca con eventuali inserti rossoblù di vario tipo; anche per la maglia di riserva si sono avute diverse varianti nel corso degli anni. La storica divisa targata Fila del 1998 omaggia lo sponsor Nintendo, trasformando tutti gli inserti in formato pixel, tra cui la fascia del capitano Batistuta raffigurato nella posa della sua tipica esultanza. La divisa «away» del campionato d’Europa 2020 confermava la base bianca della maglia, con dettagli blu navy sulle spalle e sull’orlo delle maniche e girocollo.

Non è l’unica trovata originale sulle divise delle squadre di calcio, sponsorizzazioni curiose che hanno accompagnato club celebri e meno conosciuti. Nella sentenza Dell’Utri fu poi riportato il brano dell’intervista relativo all’uso del termine «cavalli» per indicare la droga e sulle precedenti condanne di Mangano, in una versione ancora differente rispetto alle due già diffuse, trascritta dal nastro originale. Già nella finale di Coppa Italia 1961-1962, quando si appuntò sul petto per la prima volta la coccarda tricolore, la squadra partenopea aveva affrontato la SPAL indossando una inconsueta maglia rossa per non confondersi con la casacca spallina biancazzurra. Hanno messo in galera un po’ di persone – tra l’altro condannate per altri motivi e per altre stragi – e in questa maniera ritengono di avere messo una pietra tombale sull’argomento. Non escludo che tra le persone che possono essermi state presentate ci fosse anche il dottor Borsellino. In entrambi i casi si può optare anche per il kit completo, composto da una maglietta, dai pantaloncini e dai calzettoni. Per sempre. L’agenda rossa è la scatola nera della Seconda Repubblica. Il Presidente della Repubblica venne tirato fuori a stento dalla calca, venne spintonato anche il capo della polizia.